Ryden, Vassula (n. 1942) e La Vera Vita in Dio

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Vassula Ryden

La vita

La veggente Vassula Ryden è nata in Heliopolis (in Egitto) il 18 gennaio 1942 da parenti greci. In Egitto ha compiuto i suoi primi studi, trasferendosi all’età di 15 anni in Europa, più precisamente a Losanna (in Svizzera), dove nel novembre 1966 R. ha sposato il suo primo marito di religione luterana, sebbene la cerimonia fosse stata celebrata secondo il rito greco ortodosso. Dopo il divorzio, ottenuto in Svezia nel 1980, R. ha sposato civilmente nel giugno 1981 il suo attuale marito, il funzionario della FAO svedese Per Ryden, anch’egli di religione luterana. Quest’unione è stata regolarizzata dalla Chiesa greca ortodossa nel 1990 e il 1 ottobre 1991 R. ha celebrato le sue nozze religiose. Grazie al lavoro del marito, R. ha vissuto in diverse nazioni, tra cui Etiopia, Sudan, Mozambico e Bangladesh. Attualmente vive tra la Svizzera e gli Stati Uniti.

I messaggi e le prime polemiche

Già da giovane, R. raccontò di aver avuto terrificanti apparizioni (che lei attribuiva all’azione di Satana), ma anche visioni mistiche di Gesù e di anime di persone morte.
Fu però nel novembre 1985, mentre viveva in Bangladesh, che la R. affermò di essere entrata in contatto con un essere invisibile, che si qualificò come il suo “Angelo custode Daniele”. Questi faceva muovere la mano di R. senza che ella potesse controllare i movimenti per tracciare messaggi, tant’è che è stato affermato che la calligrafia dei testi non è quella di R. Alcuni mesi più tardi ella fu contattata da altre entità spirituali come la Vergine Maria, San Michele Arcangelo, Padre Pio, Gesù, Dio Padre e il diavolo (sic!). Poco dopo i primi casi di messaggi scritti, si manifestarono anche fenomeni di voci, o locuzioni, interiori.

Sulla modalità di trasmissione di questi messaggi, vi fu immediatamente un acceso dibattito tra i sostenitori di R., che credevano nell’autenticità del messaggio divino riportato dalla veggente greca e proveniente da Gesù Cristo, e i critici, che ravvisavano semplici casi di scrittura automatica (o scrittura in trance: una forma di scrittura comandata dal subconscio, dove spesso albergano profondi pensieri anche di tipo mistico) o, tutt’al più, di channeling (una situazione in cui un individuo è posseduto da un’entità spirituale, che parla attraverso la persona stessa).

Inoltre, secondo il teologo canadese François-Marie Dermine, diversi messaggi sono stati completamente contraffatti o cancellati dalla R., poiché la veggente aveva sostenuto che il Padre stesso le aveva permesso di poter cambiare tutti i messaggi che lei non sentiva opportuno manifestare. Dermine si spinge oltre, affermando che la scrittura automatica (che il teologo afferma non essere mai stato presente nella storia della mistica cristiana) viene usata dal demonio e che ciò lo si evincerebbe da diverse pagine dei messaggi di R.

Contenuto dei messaggi

Secondo R., la Chiesa cattolica attuale sarebbe gestita da decine o centinaia di vescovi appartenenti alla massoneria (un’accusa molto simile a quella lanciata dall’antipapa Gregorio XVII) e in questo modo si sarebbe creata una forte diffidenza verso la gerarchia cattolica.
Quindi, sarebbe imminente un periodo di predominio dell'Anticristo in seno alla Chiesa, cui seguirebbe, in perfetto stile millenaristico, un intervento risolutivo e glorioso di Dio, che instaurerebbe sulla Terra, prima ancora della parusia (la seconda e definitiva venuta di Cristo), un'era di pace e di benessere universale. Verrebbe inoltre preannunciato l’avvento di una chiesa pan-cristiana senza gerarchia, che riceverebbe direttamente le istruzioni dal cielo e sarebbe direttamente guidata da Gesù Cristo e dallo Spirito Santo.

Fino ad oggi questi messaggi (che, secondo la veggente, Gesù stesso ha chiamato "La Vera Vita in Dio") sono stati pubblicati in dieci volumi tradotti in 40 lingue, e R. ha tenuto conferenze ed organizzato gruppi di preghiera in più di 50 paesi, comunque suscitando l’interesse anche di prelati protestanti, ortodossi e cattolici. Sono state inoltre segnalate - dai suoi seguaci - guarigioni fisiche o spirituali, ed esperienze soprannaturali personali.
Il sito ufficiale dei seguaci della R. e della Vera Vita in Dio (in inglese: True Life In God) è http://www.tlig.org/.

Condanna della Chiesa Cattolica e posizioni successive

Il 6 ottobre 1995, a seguito di reiterate richieste di chiarimenti da parte di sacerdoti in tutto il mondo, la Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta allora dal cardinale Joseph Ratzinger [n. 1927, ora Papa Benedetto XVI (2005-)], si pronunciò, affermando che i presunti "messaggi celesti" erano solo frutto di meditazioni private, e non erano considerati soprannaturali.
Veniva, inoltre, rilevato che la R. creava un disordine ecumenico, partecipando abitualmente ai sacramenti della Chiesa cattolica, pur essendo greco-ortodossa, e si sollecitava l'intervento dei Vescovi affinché informassero adeguatamente i loro fedeli, e non venisse concesso alcuno spazio nell'ambito delle proprie diocesi alla diffusione delle idee della veggente.

In seguito, nel 2002, fu data la possibilità alla R. di rispondere a cinque domande sui principali punti sorti nella condanna dei suoi messaggi. Sulle risultanze di questo scambio di corrispondenza le fonti differiscono: i critici affermano che non ne è risultato alcuna revoca o cambiamento della precedente condanna, mentre i suoi seguaci sostengono che una successiva lettera di Ratzinger del luglio 2004 ad alcuni cardinali abbia ammorbidito i toni della polemica da parte della Santa Sede (un’interpretazione respinta nel febbraio 2005 dalla Conferenza dei vescovi svizzeri), e riportano una lettera del Vicario Generale della Chiesa Cattolica in Danimarca, monsignor Lars Messerschmidt, che invoca la libertà ed il rispetto per l’opinione altrui, quando si tratta di apparizioni e profezie.

A questo, infine, va aggiunta la presa di posizione del cardinale croato Frane Franić, arcivescovo Emerito di Spalato e Makarska (1912-2007, vescovo poi arcivescovo: 1960-1988), ex Presidente della Conferenza Episcopale Jugoslava, che nel 1995 difese la R., affermando che i suoi messaggi contenevano verità riguardanti la fede nel soprannaturale, e che non c'era alcun errore quando la R. parlava di Cristo chiamandolo Abbà, o Javhé, né quando diceva che il Cristo sarebbe venuto in questo mondo per crearvi un periodo della Sua pace, perché si trattava delle venute storiche del Cristo.

Posizione della Chiesa Ortodossa

Anche la posizione ufficiale ortodossa è piuttosto critica. Il Metropolita di Glastonbury (in Inghilterra), Abba Seraphim, in un memorandum dell’agosto 2005 al clero della Chiesa Ortodossa Britannica, precisò che:

  • L’abitudine di R. di ricevere sacramenti cattolici era contro la disciplina canonica ortodossa,
  • La stessa doveva cercare l’approvazione del clero ortodosso locale, prima di organizzare incontri pubblici, e
  • Finché i messaggi non fossero stati accuratamente esaminati da una gerarchia ortodossa canonica, essi erano da attribuire solamente al punto di vista e alle aspirazioni della stessa R., piuttosto che ad una fonte angelica, santa o divina.